I vicoli di Napoli e l’effimero (Ernest Pignon-Ernest e Zilda)

In questi giorni l’artista francese Ernest Pignon-Ernest è tornato a Napoli, ospite dell’Instituto Francese di Napoli, notizia ampiamente diffusa da siti e giornali. Tornato dopo le sue presenze del 1988, ‘90, ‘92 e ‘95 in cui ha incollato decine e decine di riproduzioni di opere d’arte, riprodotte di sua mano, sui muri della città, tra vicoli e monumenti. “Mi ricordo alla zecca, la strada stretta, la chiesa immensa,le balaustre nere,i blasoni con tre teschi, la sensazione, nell’incollare l’immagine che il muro la aspettasse.Camminavo sulle lastre nere come camminavo nell’antro della Sibilla.Un sentimento allo stesso tempo familiare e di riscoperta delle origini remote” (da Sei domande a Ernest Pignon-Ernest). E’ tornato perchè un collettivo di giovani studiosi si è messo sulle tracce della sua arte e ha video-proiettato sui posti dove erano i suoi lavori, l’immagine degli stessi, e ha filmato la reazione e la memoria, a tanti anni di distanza, della gente e degli abitanti di quelle ...