I am a visual artist who believes in art ( Rana Bishara a Napoli )

Cioccolato e ghiaccio di Rana Bishara
Keep in touch!
Ci siamo dette martedì a Città della Scienza per la sua mostra ( Colori, fragranze e realtà di una città occupata: riflessioni della vita di una donna a Gerusalemme Est ) e ieri sera Rana Bishara, visual artist palestinese, è venuta in Galleria su mio invito. C'era un black out, ma per fortuna la serata è andata benissimo.Giusto in tempo: keep in touch now!




Poche parole,  ma so ascoltare e quel poco mi basta a capire le intenzioni del cuore. Rana nella sua performance a Città della Scienza ha intinto nell'origano (che i Palestinesi non possono raccogliere sulle loro colline, pena una salatissima multa ) e ha simbolicamente spezzato il pane e ci ha imboccato: questo è il corpo di una donna per le donne palestinesi, fate questo in memoria di ciò.
Poco prima, si era vestita dei braccialetti con cui chiudono i polsi ai Palestinesi ai checkpoints: una cotta di plastica inframmezzata di friselle (omaggio a Napoli) e si era portato apprezzo la dolorosa tunica. Se questa è una donna libera.Perdonali, non sanno ciò che fanno.
Araba, cristiana, palestinese, donna: quante parole ci servono per descrivere una artista? Era commossa davanti alla scultura "Luce" di Sergio Capellini, e quando le ho detto che  è dedicata ad Hiroshima, all'attimo in cui una bomba ha spento in un flash di morte migliaia di vite.
Palestine Road Map
Eppoi le foto dei bambini suoi allievi, e quegli acquerelli delle donne anziane di Gerusalemme che mai prima avevano preso in mano un pennello.
E una frase sul cartellone della mostra: "I am a visual artist who belivies that art can produce positive social and political change".
Io credo, come un atto di fede, nella potenza dell'arte. Credo in una sola signoria, una, santa, ecumenica fede nella bellezza.
1967: l'inizio dell'incubo per due popoli.
Guardatele le foto delle case occupate: bambini israeliani dentro i cancelli impauriti dagli adulti che guardano bambini palestinesi che rivorrebbero le loro case, i loro cancelli. Una anziana prende un limone della sua casa occupata: calice amaro di un tempo che fu.  Mi ha quasi commossa quando a commento dei suoi scatti esposti a Città della Scienza, ha aggiunto "sono tutti bambini, noi facciamo loro questo, a TUTTI questi bambini".
Lasciate che i bambini vengano a me, dice Rana con le sue foto.
Una tragedia vista dagli occhi di una donna: una sacra rappresentazione del sangue che è scorso per una terra, vecchia come il mondo. 5000 anni di complessità in un'opera: 5 pigiami appesi coi documenti falsificati per giusticare la presa dei territori, e un monito.
Di notte non si dorme: il Getsemani è una lunga veglia traditrice.
Keep in touch Rana, grazie per essere venuta anche al buio. Per non avere mai parlato di torti o ragioni, ma di dolore. Quel Cristo, come ci ammonisce Emma Dante nella sua censurata versione della Scimia, è sempre e solo un essere umano.
Keep in touch Rana, forse il mondo ha bisogno delle donne per guardare le sue tragedie.


"صرخه الامعاء الخاويه" 
(  Dal 7 al 13 lugliosi si è svolta a Napoli un’attività di formazione destinata ad una delegazione del CAC- Community Action Centre, dell’Università Al-Quds di Gerusalemme, nell’ambito del progetto «Support the Palestinian Community in East Jerusalem: Actions in the field of education, women, youth and cultural heritage» (Programma Le Ali della Colomba-PMSP), finanziato dal Ministero degli Affari Esteri Italiano e promosso dalle Province di Napoli, Roma e Milano, in collaborazione con la Fondazione Idis-Città della Scienza, con la ONG CISS-Cooperazione Internazionale Sud e la Comunità Palestinese di Napoli.  Obiettivo generale del progetto è promuovere l’empowerment femminile nella società palestinese, ed in particolare nell’area di Gerusalemme Est, colpita dall’occupazione militare israeliana sin dal 1967 e attualmente isolata dal resto della Cisgiordania (West Bank) a causa del muro costruito dallo Stato d’Israele) .Grazie a Sara Borriello per la sua presenza e il supporto umano-logistico.

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