Ogni anno nel mese di agosto nel piccolo paese
beneventano di Foglianise, divenuto città solo nel 2012 grazie ad uno specifico
decreto dell’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per “insigni per ricordi,
monumenti storici e per l'attuale importanza”
, vengono allestiti i "carri
di grano" in onore di San Rocco.
La tradizionale sfilata delle macchine da festa
è documentata con cadenza regolare almeno dagli inizi del ‘700, in pieno clima
barocco: i registi contabili del Libro
del Cannaruto (1730), mostrano infatti la grande devozione di questo
piccolo centro sannita al Santo di Montpellier, e le cospicue spese dedicate
alle macchine allegoriche a lui dedicate. Dal 2007, la tradizionale
sfilata di carri è dedicata ad una regione e in questo 2018, era destinata
fatalmente alla Liguria. Prima del crollo del ponte genovese poteva leggersi
sul sito ufficiale della festa : “Quest'anno
al centro della kermesse ci sarà una terra straordinariamente bella e forte,
dignitosa e solidale: la Regione Liguria. Una terra sottile tra le montagne e
il mare, dove i borghi sulla costa contendono il primato in bellezza con quelli
dell’impervio entroterra e dove, tra scogli e alture, l’uomo ha forgiato luoghi
incantevoli e senza eguali”.
Dopo il collasso del Ponte Morandi, grazie al paziente
lavoro notturno dei maestri dei carri, è stato deciso di intrecciare spighe e i fili di grano per rendere omaggio alle vittime dell’assurda
tragedia. Di origine certamente pagana, la festa -le cui tracce sono già
riscontrabili in epoca rinascimentale- era tradizionalmente riservata ai riti
dell’abbondanza e aveva per protagoniste le giovani donne e il grano come
simbolo di fertilità e abbondanza. Nel corso del tempo, attraverso un palio, le
contrade si sfidavano con le macchine barocche portate in processione omaggiare
il Santo pellegrino della peste, che da Napoli nel 1656, si era propagata alle
campagne del Regno. La ricorrenza che si svolge dall’8 al 18 agosto – e il 16
mattina vede la sfilata con i carri di grano- ricalca le antiche Feriae Augusti, istituite
dall’Imperatore in persona, incrociando inoltre una serie di altri riti pagani
che si svolgevano nel mese del sole per eccellenza. Grazie ad una convenzione
con la Reggia di Caserta e al supporto della Regione Campania, dall’1 al 31
luglio i carri sono visibili ogni anno in anteprima nelle sale vanvitelliane.
Ma quest’anno, i maestri dell’intreccio di Foglianise con grande sacrificio,
hanno deciso idealmente di ricostruire il ponte e unirlo alla sfilata
all’ultimo minuto, essendo intervenuta la tragedia nella giornata precedente il
ferragosto, legando così una tradizione antichissima alla luttuosa attualità,
come pure già fecero nel 2017 per le zone terremotate omaggiando Perugia.
Aperta dai buoi bianchi della Basilicata, la tradizionale sfilata della città
di Foglianise ha portato in processione il carro del Ponte Morandi, integro e
listato a lutto: un modo per onorare la memoria delle vittime da parte della
città sannita, e mostrare che l’Italia è tutta unita difronte alle tragedie
nazionali.
Pubblicato sul Corriere del Mezzogiorno, 17 agosto 2018
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