Carmelina delle premute senza "S"

#Carmelina l'acquaiuola ci ha salutati.
Il banco dell'acqua di via Tribunali resterà vuoto senza di lei, che aveva oltre 80 anni, forse anche 90. Il suo piccolo anfratto di bibite fresche essenziali sta attaccato alla nota pizzeria Esterina Sorbillo e ora è sguarnito della sua guardiana della sete. L'acqua e limone, con zucchero o bicarbonato, a "cosce aperte", o una #premuta di arance fresche: bevande elementari ed essenziali degli scugnizzi laceri che sono scomparsi da tempo. E ormai dei nostalgici, in un mondo di #energydrink. Dal malore del 2017 già scendeva di rado e il piccolo banco aveva cambiato fisionomia, ma pure è impossibile oggi non ricordarla.
Così quella botteguccia di poco spazio, col banco in marmo e un piccolo accesso nascosto,una porticciuola minuta, mi ha sempre fatto tenerezza. Al resto del mondo serve una "s" sibilante in più, per dire premuta: ma loro discendono solo dal Latino meno immaginifico del Greco. Ex -prĕmere : dice in maniera che si capisca, che si caccia fuori. Ho letto commenti sprezzanti sulle nostre #premute senza esse.Commento col dire che fu messer #Boccaccio -che qui di #Decameron visse e scrisse- a sostenere: "premendoti tutto, non uscirebbe tanto sugo che bastasse a una salsa" (g. IX n. V).
Se io premo un limone o una arancia, ne esce il succo: elementare in una terra di agrumeti. Agli altri tocca fare maggiore sforzo: sotto il caldo torrido perchè devo aggiungere anche una esse, per dire la stessa cosa? Così come un agrume fresco stava Carmelina nella sua botteguccia, fiera e armata contro l'arsura. Le #premeva dissetarvi, e tenersi compagnia con la città; ora il #premiagrumi a leva, quello manuale, sta ancora là. A me mancherà molto, seduta su una minuscola sedia o appoggiata al bancone che stava tutta in avanti, i capelli tinti un poco ricresciuti e la vestaglietta, lei
-premuta dalle pareti, come un agrume profumato di antico pronto al sacrificio strizzante.