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Visualizzazione dei post da giugno, 2012

Luce sul castello Lamont (la storia di un colibrì)

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sistemiamo lo schermo Quest'altra storia è raccontata... C'era una volta un castello dedicato ad una donna: Ebe -secondo una tradizione il nome significa "colei che opera da lungi"; c'era un utopista, ingegnere e inventore , recita la targa sopravvissuta sopra la porta del castello da lui costruito: il suo nome è Lamont Young, scozzese e mezzo indiano= napoletano di mondo.  Genio inventore a Napoli, ingegnere urbanista e Signore dei Castelli di Partenope (anche il castello Aselmeyer è opera sua). Alla sua morte, per suicidio proprio in villa Ebe, il Castello resta in mano agli eredi che lo lasciano al Comune di Napoli.  ramazzata in solitaria sulle rampe per Lamont Ma sfortunatamente, l'amministrazione di sempre e nessun responsabile mai, lo lascia abbandonato a sè, finchè un incendio distrugge il "maniero", i suoi arredi, la sua bella scala elicoidale, il suo valore simbolico sopra le rampe Lamont Young. E così inizia la storia del de

Luce sul Castello Lamont

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       Partenope Napoli & VulcanoMetropolitano presentano:                  "Luce sul Castello Lamont"  cena-teatro nello studio della Monaco per salvare un monumento                            Venerdì 29 giugno, dalle ore 20.30 Villa Ebe dalla rampe Lamont Dopo aver organizzato la passeggiata per la conoscenza e la valorizzazione del castello Lamont, o Villa Ebe a Pizzofalcone (in foto a destra) che giace abbandonato dal 2000 dopo un devastante incendio... Partenope Napoli e VulcanoMetropolitano ( http:// digilander.libero.it/ vulcanometropolitano/ ) hanno pensato una cena spettacolo con proiezione video dedicata al Castel lo e alla sua tragica storia, proprio sotto il castello. Si prosegue con la cena nello studio della Monaca: il teatro nel piatto inoltre allieterà gli ospiti mentre la cena sarà servita da noi. E' una modalità per stare insieme, è cultura e salvaguardia del patrimonio materiale e immateriale di Napoli. Per una serata divertente, leggera e

"Post it":i semi della bellezza, non cadono mai invano.

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Il flash mob, questa forma rapida di arte metropolitana che dà corpo ai corpi, che concede il momento all'azione, l'istante che trasforma, accade ormai da tempo a Napoli. Chiaradanza se ne è fatta carico, se carico si può dire, quando qualcuno si alza in piedi e lavora sodo. Ci meravigliano da tempo, improvvisi e non improvvisati: è preparazione, è coreografia, è arte. E' una forma di amore sottile e leggiadro per le città pesanti di sonnolenza, risvegliate dai giovani corpi e dai movimenti.  E' dinamica di forme, è musica, è stare insieme,spettatori e danzatori. Mettersi in cerchio e godere della gioventù che ci mette l'energia, e di chi ci mette cuore e mente per pensare alle geometrie. Si, è un lavoro...si, qualche volta è anche retribuito. Si, è tutto quello che sappiamo del fare, ma per me è bellezza donata agli occhi e al cuore. E' linfa per la città di Napoli, è vita che scorre istante dopo istante.  E se il primo istante è di bellezza, il secondo

L'Utopia della Sirena (Enigmi al Monte Echia)

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WINEFOTO & PARTENOPE NAPOLI(Turan Art) presentano:                                                                  "L'utopia della Sirena", domenica 17 giugno, dalle ore 10.30 Ci dedichiamo all'arcano mistero delle Sirene e delle Sfingi (da via Solitaria) che percorrono tutta la collina del Monte Echia fino al mare: passiamo per il Pallone tto -'che dobbiamo dare una foto alla signora Maria incontrata nella ricognizione- poi saliamo verso Santa Maria Egiziaca, pian piano verso Pizzofalcone e la villa di Lucullo, fino alle rampe e villa Ebe di Lamont Youg e la sua utopia, per finire dentro lo studio del regista Pasquale della Manaco con una inedita proiezione di "Sangue sull'utopia" dedicato al '799 e girato nel teatro antico di Pompei, con aperitivo e pianoforte. Per la passeggiata l’associazione wine&foto offre l’opportunità di assimilare i segreti della fotografia in poco tempo svelati dal Fotoreporter Luciano Ferrara con il