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Visualizzazione dei post da 2016

Firenze: la Magnifica Corte

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Civita di Bagnoregio La Magnifica Corte: Firenze Viaggio tra Napoli e Firenze (10-11-12 febbraio 2017) Ogni informazione e prenotazione: 338 1099379 Il tour prevede la scoperta della Magnifica Corte di Eleonora de Toledo, figlia di Don Pedro Viceré di Napoli, come pretesto per andare a conoscere la città del Rinascimento per antonomasia: Firenze. Venerdì 10 Febbraio. Partenza da Napoli: Campi Flegrei ore 7.00/ Napoli Museo Archeologico ore 7.30 / Scalone Real Abergo dei Poveri Carlo III ore 7.45 (idem fermate ritorno) Dopo la partenza, eventuali soste ristoro lungo l’autostrada, la prima tappa sarà dedicata alla scoperta di Civita di Bagnoregio , detto “Il Borgo che muore” (VT):   si trova nella valle dei calanchi, tra il lago di Bolsena e la valle del Tevere. Il Borgo che continua a franare inesorabilmente,   aveva un tempo cinque porte, mentre oggi vi si accede dalla porta Santa Maria o della Cava, da cui si entra attraverso uno straordinario pon

Artemisia Gentileschi e il suo tempo a Palazzo Braschi, Roma

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Artemisia Gentileschi e il suo tempo  Programma: Partenza da Napoli Carlo III ore 7.30 ( a richiesta Museo Archeologico Nazionale e Campi Flegrei) Arrivo A Roma Anagnina h. 10.00 Metropolitana verso Piazza di Spagna/ arrivo a Palazzo Braschi ore 11 Visita alla mostra di Artemisia 11-13 ----- Pausa Pranzo Visita Museo Barracco 15-16 Ritorno Piazza di Spagna, partenza ore 17.00/arrivo ore 19.30 Quota  euro: comprende spostamento pulman Napoli/Roma a/r , biglietti metro a/r, visita guidata mostra/ Non incluso: biglietto Artemisia, euro 10  Info prenotazioni e contributo associativo: 338 1099379 Il tour prevede la visita guidata alla mostra monografica dedicata alla pittrice Artemisia Gentileschi (1593-1653), punto contemporaneo fondamentale della ricerca sull’artista, operato tra gli altri dallo studioso napoletano Nicola Spinosa. La parabola umana e professionale di Artemisia e del suo   talento che le consentì,prima donna della storia, gio

MaterMatera: la città dei Sassi e le sue meraviglie

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FocusArt: 338 1099379 per ogni info. Programma: partenza ore 6.45/7 Campi Flegrei, ore 7.30 Museo Arch./ Carlo Terzo  ---Arrivo al Castello Tramontano, introduzione e visita della "citttà nuova" da Piazza San Francesco a piazza Vittorio Veneto, il Sasso Barisano. Coi "vicinati"e le belle chiese del barocco pugliese, e del romanico della bella Cattedrale di Santa Maria della Bruna e Sant'Eustachio. ---Pranzo in centro storico (facoltativo al sacco o con menù concordato) ---Ore15.00 : visita nella città e al Sasso Barisano, Santa Maria dell'Idris, e San Pietro.Facoltativa Santa Maria della Malva. ---Ore 17.00 partenza per Napoli, orario arrivo 20.00 (ca) Contributo tour: euro 45. La quota comprende: viaggi o a/r autobus granturismo, guida ad ogni sito, e come sempre è richiesta caparra di 20 euro per la prenotazione del bus, in omaggio l'ingresso alla splendida Santa Maria dell'Idris, l'ingresso sarà a carico dell'Associazione.

Caprarola : il palazzo Farnese dei Borbone del Regno di Napoli

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             Sabato 10 dicembre 2016 Nel 1731 tra le eredità Farnese, i Borboni ricevono da Elisabetta, ultima discendente della casata e madre di Carlo III di Napoli , l'incredibile Palazzo Farnese di Caprarola (Vt). Il Cardinale Alessandro Farnese il Giovane , il cui ritratto di Tiziano è a Capodimonte con lo zio Papa Paolo III, decide di ricostruire uno dei più incredibili palazzi manieristi : Jacopo Barozzi daVignola sull'antico progetto di Antonio Sangallo il Giovane, pensa e realizza così la splendida reggia, a partire dal 1547. ll palazzo è affrescato dai temi ispirati dal letterato Annibal Caro e realizzati da T addeo Zuccari , poi sostituito alla sua morte dal fratello Federico Zuccari, da Onofrio Panvinio e da Fulvio Orsini , il bibliotecario de lla famiglia Farnese a cui si devono tantissime opere della collezione di Capodimonte. L'incredibile struttura, la scala regia, il palazzo pentagonale, la sala delle Carte Geografiche che replica qu

Ravenna e Ferrara: la bellezza eterna dei mosaici e i500 anni di Orlando Furioso

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Sulle tracce di Orlando e del senno della Bellezza Ravenna e Ferrara (25/26/27 novembre) info 338 1099379 Il tour proposto si incentra su due punti: • lo splendore delle strutture paleocristiane e dei mosaici di Ravenna • il cinquecentenario dei festeggiamenti dell’Orlando Furioso alla corte di Ferrara Programma (venerdì 25 novembre) Arrivo a Ravenna hotel 4 stelle, previsto ore 15 Deposito bagagli, presa possesso camere (fino 16.30) Ore 17-19 : visita Sant’Apollinare in Classe Rientro e cena inclusa. Castello Estense Teodora, Ravenna Programma (sabato 26 novembre) Colazione in hotel e partenza per Ferrara ore 9 Arrivo a Ferrara ore 10.30 (introduzione a Ferrara, verso il centro storico) ----Mostra di Orlando Furioso al Palazzo dei Diamanti (ore 13 pranzo libero, con ora libera per shopping) -----ore 16.30 Visita al Castello Estense, centro storico di Ferrara e Cattedrale ore19 partenza e rientro albergo e cena (inclusa in Hotel) ----

Il trionfo dei Barberini : palazzo, galleria dipinti, giardini e mostra di Edward Hopper

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Il Trionfo e la gloria dei Barberini in un Palazzo La famiglia Barberini originaria di Barberino Val d’Elsa, raggiunge l’apice della potenza quando nel 1623 Maffeo Barberini diviene papa Urbano VIII.  Come da prassi, il Papa crea immediatamente un impero incentrato sui cardinal-nepoti , arrivando coi possedimenti di famiglia fino a Palestrina, alle soglie di Roma, e ad estendere il proprio predominio ben oltre la capitale. In conflitto con l’altra grande casa storica papale, i Farnese, Urbano VIII aveva bisogno di un edificio confacente l’ascesa al soglio e al potere ella famiglia: è questa la nostra prima tappa del tour romano. Caravaggio: Giuditta E Oloferne (Galleria Barberini) Carlo Maderno (1625) e Francesco Borromini (1629-33), lavorano così all’ampliamento del Palazzo ex Sforza, posto sul Quirinale, quest’ultimo lavorando gomito a gomito col Bernini. Ne deriva, insieme alla risistemazione di un intero quartiere, uno degli edifici massimi del Barocco italiano, c

Napoli e il giardino di Villa d'Este: le fontane della Meraviglia

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Villa d'Este e' il piu'grandioso dei giardini all'italiana, conosciuto in tutto in tutto il mondo, sede d'eccellenza del ritiro di Franz Liszt con la sua stanza delle rose, e pensato dal napoletano #PirroLigorio e dal cardinale Ippolito II d'Este sulla via Tiburtina, a meta' del 1500. La fontana sonora dell'Organo #PatrimonioUnesco dal 2001, grazie alla completa disponibilita' delle acque sorgive del fiume #Aniene, la grandiosa villa si snoda lungo i fianchi della collina di #Tivoli, creando uno scenario unico e meraviglioso dove ninfei, cascate, fontane sonore, teatri, artifici e giochi d'acqua incantano da sempre chiunque la visiti. --- Ippolito d'Este, figlio di Lucrezia Borgia, fu a tutti gli effetti un papa mancato, compensato dal Governatorato a vita di Tivoli e dalla protezione dell'Imperatore Francesco I.  Fu cosi' che allettati dalle ricerche archeologiche a Villa Adriana, Ippolito e Pirro Ligo

Zena, la sua arpa e il karma della Sirena: una storia tremendamente bella di Napoli

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Questa è una storia tremendamente bella di  #Napoli . Zena Rotundi, suonava la sua arpa per le strade di Napoli, da anni, tenacemente.  Artista di strada si dice.  Gliela rubano due sabati fa: un furto preciso, non comune, ne converrete. Immediatamente lo sconforto ci prende tutti, ma in particolare Ferdinando Kaiser , l'amico fotografo dal grande cuore, e di tanti angoli partenopei, lancia la notizia. La rabbia è giustamente la prima reazione. Zena come tanti artisti, l'abbiamo incontrata tutti tra piazza del Gesù e l'unghia angioina sospesa del portale di Santa Chiara, e ci siamo lasciati rapire dalla sua musica. Abbiamo sognato e abbiamo carpito un pò della sana bellezza, e chi ne ha capito il vero valore, ha donato qualche moneta.  L'arpa è uno strumento tremendamente difficile, ma così evocativo per ciascuno : l'arpa è il più prossimo degli strumenti alla completezza della musica e all'idea della lira delle Sirene. L'arpa deve stare nell

I giardini delle meraviglie: Villa Lante e Bomarzo (Vt)

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Due delle esperienze più importanti nell’idea del giardino all’Italiana, durante la seconda metà del 1500, sono distanti tra loro meno di 20 chilometri: non è un caso.  Il nostro viaggio sarà una scoperta della grande invenzione che le potenti famiglie nobili romane e soprattutto gli Orsini , effettuano nel territorio della Tuscia Meridionale che ha visto emergere, trai paesaggi più belli d'Italia,la creazione di grandiosi progetti da parte dei più grandi architetti rinascimentali. Villa Lante è uno splendido gioiello situato sulla collina del piccolo abitato di Bagnaia, sulla via Francigena. La proprietà della zona era solitamente affidata al vescovo de lla vicina e potente città papale di Viterbo; nel 1566 al grandioso architetto Jacopo Barozzi da Vignola , viene affidato il progetto di una villa delle delizie del cardinale Gianfrancesco Gambara. Nel corso del tempo, poichè la genesi del parco di Villa Lante è elaborata, ne viene fuori una delle più eleganti e armoniose

Montecassino e Anagni: tra Papi e Abbazie

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Chiostro Bramante Partenza da Napoli (a/r granturismo) Arrivo (h.10 ca) all’Abbazia di Monteccasino , culla della civiltà cristiana occidentale. Visita alla ricostruita abbazia, vera araba fenice della Storia dopo le crudeli distruzioni del 1944. Chiostro Sangallo Tutto comincia nel 529 d.C. con San Benedetto da Norcia , passando all’abbate Desiderio (1071) che diede nuovo impulso alle arti chiamando frotte di artisti bizantini che ritroveremo ad Anagni, negli splendidi intarsi policromi della cattedrale, e che ci aiuterà ad immaginare lo splendore perduto della grandiosa Montecassino. Culla della scrittura, della religiosità e dell’arte occidentale. Visiteremo i chiostri ricostruiti sull’idea di Donato Bramante (chiostro e loggia del Paradiso), le statue di San Benedetto (1745) scampata miracolosamente al bombardamento, e ancora posizionata nel chiostro; saliremo verso il chiostro dei Benefattori attribuito ad Antonio Sangallo il Giovane (1513) adornato da 24 statu