Napoli e il giardino di Villa d'Este: le fontane della Meraviglia

Villa d'Este e' il piu'grandioso dei giardini all'italiana, conosciuto in tutto in tutto il mondo, sede d'eccellenza del ritiro di Franz Liszt con la sua stanza delle rose, e pensato dal napoletano #PirroLigorio e dal cardinale Ippolito II d'Este sulla via Tiburtina, a meta' del 1500.
La fontana sonora dell'Organo
#PatrimonioUnesco dal 2001, grazie alla completa disponibilita' delle acque sorgive del fiume #Aniene, la grandiosa villa si snoda lungo i fianchi della collina di #Tivoli, creando uno scenario unico e meraviglioso dove ninfei, cascate, fontane sonore, teatri, artifici e giochi d'acqua incantano da sempre chiunque la visiti.
---Ippolito d'Este, figlio di Lucrezia Borgia, fu a tutti gli effetti un papa mancato, compensato dal Governatorato a vita di Tivoli e dalla protezione dell'Imperatore Francesco I. 
Fu cosi' che allettati dalle ricerche archeologiche a Villa Adriana, Ippolito e Pirro Ligorio -umanista napoletano acclamato dalle corti e gia' impegnato nei giardini vaticani- decisero di ampliare l'ala del convento di Santa Maria Maggiore dei Francescani, dove avrebbe dovuto risiede il cardinale.
 I lavori inclusero un progetto immenso, fin verso quella che veniva chiamata Valle Gaudente: iniziano nel 1550 e seguono la travagliata vicenda personale del cardinale, e la mole immensa dei lavori di confisca, opposizioni, sequestri e sbancamenti. Per il grandioso palazzo nel 1565-68 vengono impiegato i manieristi romani Federico Zuccari e Girolamo Muziano, mentre Ippolito muore, passando al cardinal nipote Luigi e successivamente Alessandro. 51 fontane e ninfei, 398 zampilli, 364 getti, 64 tra cascate e cascatelle, 220 tra bacini e vasche, 875 metri lineari di catene d'acqua, il tutto mosso dalla semplice forza di gravita'e da una fitta rete idraulica sotterranea, costituiscono oggi una meravigliosa rete di paesaggi d'acqua a cui si accede per la stessa porta cui entrava il Cardinal Ippolito, immettendoci direttamente nella meraviglia delle stanze affrescate.
L'ingresso alla mostra"I voli dell'Ariosto"
Oggi, all'interno dei saloni dipinti, e' ospitata la mostra "I voli dell'Ariosto" dedicata ai 500 anni della scrittura dell'Orlando Furioso, dedicato proprio a Ippolito d'Este. La mostra si snoda attraverso pannelli, edizioni rarissime, ceramiche, e soprattutto dipinti (tra cui lo splendido Dosso Dossi e Guido Reni), maioliche e ricostruzioni teatrali dello spettacolo Orlando Furioso di Luca Ronconi, per il festival dei Due Mondi di Spoleto e la relativa versione televisiva del 1971 , comprese le scenografie incredibili di quello che resta uno spettacolo unico e innovativo del teatro di quegli anni.
Guido Reni in mostra
La sala della Fontana con allestimento Luca Ronconi1971











 Nelle sale sono ricostruite le fotodi scena e gli allesimenti, contribuendo a ricordare come l'Orlando Furioso resti una delle piu' importanti creazioni letterarie e culturali del Rinascimento italiano, fonte continua di ispiarazioni geniali.
Partenza ore 8.00 rigorosamente,  
arrivo e visita 
-Palazzo e affreschi
- mostra Orlando Furioso
- visita ai giardini e alle fontane
pranzo libero 
-ora libera e partenza, rientro previsto ore 18.30  (per le prenotazioni :

https://www.facebook.com/events/292202157814400/ )

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