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Visualizzazione dei post da ottobre, 2011

All'appello, Briganti dell'Accidia (chiamata all'armi !)

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Questo tuo articolo sul Manifesto,  che ho desiderato e ottenuto che mi firmassi, l’ho preso come la dichiarazione di intenti di un intellettuale atipico (alla Zanzotto: “si sente la necessità” ) che chiama alla mobilitazione delle idee. Non tutti i libri, hai ragione… eppure mentre penso al Manifesto dei Briganti dell’Accidia , me ne vengono in mente ossessivamente altri. Non è inutile Franco, scriverli qui, sotto quella tua firma per la “rivoluzione”: il Cristo di Eboli ha inaugurato l’antropologia italiana vera, e così Scotellaro …ma oggi penso al Brigante di Berto e a Fontamara di Silone che le maestre sagge mi facevano leggere in classe. Sono le mie terre, di una Lucania estesa fino alla Terra di Lavoro, è la mia storia interrotta dal salto dell’era della pietra, o forse meglio, era della gleba a quella della piastrella, come dici tu. E’ l’arrivo dietro l’angolo della selva che ci auguriamo dopo l’ era della betoniera : è la “sagra del futuro” a cui non pos

Cosa c'è Au bord de la mer ( personale di Giovanni Izzo )

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Giovanni non si è inventato niente, ha "solo guardato" il bordo del mare domizio...quello che ci ha visto è luce/buio nell'alternanza dei bianchi e neri, delle rovine-macerie di questo nostro periodo storico, morale ed anche materiale.  Ai bordi del mare, sfrangiate sono le case abusive di Bagnania, che il mare si riprende inesorabile. E Giovanni racconta le storie dei proprietari che guardano il mare: hanno tutti i torti storici, abusivi, mentali...ma dal bordo del mare pretendono che le loro case restino in piedi, contro ogni logica. Fanno banchetti sulle macerie delle case, e non si danno pace, sul bordo del mare. Poi ci sono gli agglomerati urbani ed umani di Castelvolturno, dove morì Miriam Makeba e furono massacrati dalla Camorra giovani nigeriani, e tanto altro-buio tenebra, sul bordo di questo mare. Io penso Giovanni, che a loro possiamo dedicare la tua mostra, a quei ragazzi tutti con meno di trent'anni che vennero massacri, sul bordo di una mar