Saffo di Gianluca Paolisso ( Albatros Ed., 2011, Euro 15.50)

Saffo senza salto, ma nel vuoto
Non è la solita storia di Saffo che salta per amore dalla rupe e che ripensa triste al suo passato, ma una ricostruzione quasi fisiognomica dei personaggi citati dai frammenti della famosa poetessa di Lesbo, e del suo tormento principale: cantare l'amore e sapere del rapimento amoroso di Eros che tutto vince, provarlo ed esserne preda violenta...
Ma il bello di questo libro sta nel suo cercare una soluzione tra fonti storiche antiche e alessandrine: Saffo amava le donne e non si sarebbe mai suicidata per amore di un uomo...ma Faone non è un uomo normale, e conserva un dono prezioso che si rivela alla fine del libro, inaspettato e caro più della stessa vita.
Eppure Saffo in questo libro non ha alcuna intenzione di saltare, nè di stare dalla parte di una tipologia d'amore; è la poetessa di versi sublimi, regina del Tiaso, che sa e insegna che "Eros vive di lunghe distanze". Tenace e determinata, segue da vicino la passione di Afrodite, avendo con la dea un rapporto privilegiato: come non innamorarsi di Saffo che rivela l'epifania dell'amore?
Il pregio del romanzo sta nell'aver messo al centro della narrazione non la vicenda bibliografica, ma una sua interpretazione secondo metis, secondo cioè intelligenza astuta ma anche finzione, ciò che già molti avevano narrato. Così davanti ci troviamo non solo tutti i nomi citati dalle liriche impersonificati: Attis l'amata, Gongila, un generoso, virile e illuminato Faone e persino le potenti forze del Cosmo dell'amore... ma soprattutto, come doveva essere ancora il pensiero dei Greci di un'isola mediterranea di confine , nel pieno di un momento storico  di collegamento tra coste e paesi lontani.
Come opera prima "Saffo" esprime profonda sensibilità storica, da approfondire certo, con qualche correzione qua e là, ma è davvero un romanzo ispirato. E fa bene leggerlo in questo nostro buio medioevo sentimentale e sessuale: reca la luce dell'Orientalizzante dove merci, donne e pensiero viaggiano con una libertà impensabile per noi. E ci fa sognare insieme alla poetessa più grande e delicata della Storia; ci invita ad amare ciò che amiamo, senza giudizio...sia una bella nave o una schiera di soldati, perchè la terra è nera, Chthon, e attende tutti: una anziana Saffo alla fine del libro non dice quale sia la cosa più importante, ma guarda l'orizzonte, insieme alla figlia Kleis.
Una lirica ispirata, non può che essere nata così, da oltre duemilacinquecento anni... nel silenzio senza risposte certe: questo è davvero il grande salto, ma nell'eterno di Saffo.

Presentiamo in anteprima a Napoli "Saffo" al Salotto Letterario Antichità Scippa, via Vannella Gaetani 20, sabato 26 ottobre 2011, ore 18.30          http://salottoletterarioscippa.blogspot.com/

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