Montecassino e Anagni: tra Papi e Abbazie

Chiostro Bramante
Partenza da Napoli (a/r granturismo)

Arrivo (h.10 ca) all’Abbazia di Monteccasino, culla della civiltà cristiana occidentale. Visita alla ricostruita abbazia, vera araba fenice della Storia dopo le crudeli distruzioni del 1944.
Chiostro Sangallo
Tutto comincia nel 529 d.C. con San Benedetto da Norcia, passando all’abbate Desiderio (1071) che diede nuovo impulso alle arti chiamando frotte di artisti bizantini che ritroveremo ad Anagni, negli splendidi intarsi policromi della cattedrale, e che ci aiuterà ad immaginare lo splendore perduto della grandiosa Montecassino. Culla della scrittura, della religiosità e dell’arte occidentale. Visiteremo i chiostri ricostruiti sull’idea di Donato Bramante (chiostro e loggia del Paradiso), le statue di San Benedetto (1745) scampata miracolosamente al bombardamento, e ancora posizionata nel chiostro; saliremo verso il chiostro dei Benefattori attribuito ad Antonio Sangallo il Giovane (1513) adornato da 24 statue del 1666 dei grandi Papi della storia. Nella chiesa, funzioni permettendo (è la domenica della Pentecoste e potrebbero esserci funzioni; la visita alla cripta potrebbe essere interdetta) potremmo vedere quanto di sopravvissuto al bombardamento dopo la perdita dei lavori di scuola napoletana ( Luca Giordano, F.Solimena, F.de Mura, G.de Matteis).
Pausa Pranzo.
Casa Barnekow
-H.14.30 max arrivo ad Anagni.
Anagni è la città dei papi: ha ospitato le corti pontificie di Pasquale II (1050-1118), Eugenio III (1145-1153) Adriano IV (1154-1159), Alessandro III (1159-1181), Innocenzo III (1198-1216), Gregorio IX (1227-1241), Innocenzo IV (1243-1254), Alessandro IV (1254-1261), Bonifacio VIII (1294-1303).Dopo aver attraversato la città per arrivare alla splendida Cattedrale di Santa Maria Assunta (1072-1104)  dal pavimento cosmatesco, databile al 1224-27, è opera di Cosma di Jacopo di Lorenzo e dei suoi due figli Luca e Jacopo (gli stessi autori del successivo pavimento della cripta, terminato verso l’aprile del 1231) con la sua incredibile mole.

Segue la visita al Museo della Cattedrale di Anagni, (ingresso 6 euro) con le sue sacrestie, arredi sacri e reliquiari, visita allo splendido Tesoro di Bonifacio VIII che comprende tessuti federiciani del XIII secolo, smalti preziosissimi di Limoges, per arrivare attraverso il mitreo di San Tommaso Beckett (costruito tra il I e II sec. d.C. e affrescato sotto il pontificato di Innocenzo III, 1198-1226), la cappella dei potenti Caetani (fine del XIII sec) alla incredibile Cripta di S.Magno (540 mq di affreschi: la bottega del Maestro delle Traslazioni, la bottega del Maestro Ornatista e quella del cosiddetto Terzo Maestro di Anagni (tra il 1068 e il 1104). Lo splendido lapidario permette nel museo di percepire la preziosissima arte dei marmorari, costituendo una collezione unica di reperti che mostrano la messa in posa dei preziosissimi pavimenti a tessere.
cappella di S.Magno
Appena usciti nella magnifica piazza della cattedrale intitolata ad Innocenzo III, si arriva al Palazzo di Bonifacio VIII (ingresso euro3) costruito a partire dal X secolo e che nel 1230 ospita Federico II con le sue splendide forme gotico-cistercensi. Appena eletto papa a Napoli, nel 1303, Bonifacio VIII, viene assediato ad Anagni e preso ostaggio: l’episodio dello Schiaffo di Anagni si sarebbe svolto qui (Sala dello Schiaffo) , tra cui lo splendido Sala delle Oche (XIII sec.) un vero atlante venatorio, coevo al trattato scritto da Federico II sulla Falconeria (De Arte Venatoria). Proseguiremo la visita alla città attraversando gli splendidi portici del XIII secolo, il Palazzo Comunale (di Jacopo da Iseo, 1159-63) con gli splendidi 8 archi a tutto sesto e la loggia rinascimentale detta del Banditore, per arrivare alla bella casa cinquecentesca Barnekow, che il barone e pittore Alberto Barnekow volle adibire a sua residenza.


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