Varcare la Porta Santa verso Ferdinando II re (3 gennaio a Roma)

 Non è solo una questione di fede. E' anche una questione di fede ma anche di bellezza. 
Comprende la storia millenaria, e un momento storico particolare: due Papi, un anno giubilare straordinario, una passeggiata nella veste barocca di Roma che riesca a convincerci non solo che "la bellezza salverà il mondo" ma anche che i nostri gesti simbolici sono i migliori auguri che noi stessi ci facciamo.

Partenza da Napoli, ore 8. Cominciamo dalle ore 11.30 a varcare la Porta Santa di S.Pietro: la cerimonia ufficiale inizia nell'anno 1499 ad opera di Giovanni Burcardo , maestro cerimoniere di Alessandro VI, quel Rodrigo Borgia tanto discusso che pure diede grandioso impulso proprio al Giubileo. Molte cose sono cambiate da allora ( con Giovanni Paolo II nel giubileo dell'anno 2000 non si usa più il martello rituale per abbattere la porta ad esempio) . Passati dunque per il colonnato berniniano e attraversata la Porta Santa, ci accoglie immediatamente la Pietà di Michelangelo. All'epoca poco oltre i 20 anni ( 1497-99) , il grande sculture la concepì per per il cardinale francese Jean de Bilheres, ambasciatore di Carlo VIII presso Alessandro VI (proprio quel Borgia là) e dapprima destinata alla cappella di Santa Petronilla. Seguiremo le navate della basilica per contemplare le opere più famose: dal baldacchino, ai pilastri della cupola, alla "Rota Porphyretica" (in porfido rosso) dove si incoronavano gli Imperatori. 

Attraversata via della Conciliazione, e lo splendido Ponte Sant'Angelo con le splendide sculture di scuola berniniana, arriviamo alla seconda parte della giornata: una passeggiata barocca tra le meraviglie di Napoli. Da Piazza Navona ( "ad agone" in virtù del fatto che la piazza sia lo stadio degli atleti fin dall'epoca romana) capolavoro della famiglia Pamphili che volle la sistemazione della chiesa di Sant'Agnese in Agone di Borromini e della celeberrima Fontana dei Fiumi di Bernini, proseguiremo verso la Fontana di Trevi. Al trivio delle strade, appunto Trevi, a pochissime centinaia di metri dal potente palazzo Barberini, la fontana di Nicola Salvi e Giuseppe Pannini, ma con una lunghissima storia alle sue spalle, è stata restituita solo il 3 novembre alla città e al mondo dopo  ben 17 mesi di lavoro finanziato dal gruppo Fendi (costati quasi 2,2milioni di Euro). 

Concluderemo la nostra passeggiata a Piazza di Spagna, dove la Trinità dei Monti chiude lo spazio visivo, e dove Pietro Bernini e Gian Lorenzo figlio, scolpirono la celeberrima Barcaccia, passando anche per la colonna dell'Immacolata Concezione, che proprio  Ferdinando II delle Due Sicilie volle donare in ringraziamento  dello scampato attentato e inaugurata nel giorno dell'8 dicembre 1857 dopo la proclamazione del dogma dell'immacolata. 
Impostiamo dunque il nuovo anno con la bellezza della Città Eterna, collegata alla storia di Napoli, per proseguire insieme nel bello e nella positività l'anno nuovo! 

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