Bentornata a casa! Furto e ritrovamento della Madonna con Bambino di Santa Marta

Ancora una operazione di indagine paziente e perizia, ancora una importante restituzione che i Carabinieri mettono a segno e regalano alla città.
La rinascimentale Madonna con Bambino di Santa Marta degli inizia del 1500, è tornata a casa, nella sua/nostra Santa Marta. Ieri, nella piccola chiesa che la regina di Napoli Margherita di Durazzo (1347-1412) volle per le fanciulle povere, mentre era regina reggente per  il figlio Ladislao, aveva voluto questo piccolo scrigno vicino alla maestosa Santa Chiara. E da questa chiesa il 4 luglio 1997 era stata rubata la nostra piccola Madonna, gioiello rinascimentale recuperata dall'operazione dell'Arma denominata "Star Up" nel 2017. Oltre 100 capolavori proveniente da diversi parti d'Italia, erano stati recuperati allora, intrecciando una fittissima rete di informazioni e relazioni, e riuscendo a riportare a casa reperti preziosi e unici sottratti a tutti noi.
 Il Tenente Colonnello Valerio Marra e il Capitano Giampaolo Brasili, rispettivamente Comandante del Gruppo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e Comandante del Nucleo TPC di Napoli hanno presenziato la restituzione alla collettività. Presenti anche l'Arcivescovo di Napoli S.E. Cardinale Crescenzio Sepe, il dott. Paolo Albano, Procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Isernia, Mons. Adolfo Russo Vicario per la Cultura della Curia di Napoli.
Ai Carabinieri va il sentito ringraziamento per il loro indefesso lavoro che ci restituisce nei giorni di S.Giovanni anche l'altro capolavoro di Girolamo Santacroce riconsegnano  nella chiesa di S.Giovanni a Carbonara due giorni fa. Due "pezzi" del rinascimento napoletano tornano a casa di quella Napoli Gentile che riusciamo sempre più chiaramente a leggere.
Al Capitano Giampalo Brasili va il mio sentito e personale ringraziamento per l'accoglienza riservataci nel Comando TPC Napoli in Castel Sant'Elmo: è fondamentale la diffusione del lavoro indefesso delle Forze dell'Ordine, ed è giusto conoscere il lavoro di chi protegge il nostro patrimonio. E soprattutto la gratitudine di noi storici dell'arte per ogni pezzetto di questa città restituito alla cittadinanza.

 

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